Il verso della doccia
Questa è la storia di un piccolo progetto corale, nato per aiutare la famiglia di una collega architetto, che svolge la professione in un contesto diverso da quello della ristrutturazione d’interni.
È la storia di un piccolo progetto, venuto su man mano, tra idee scambiate a tutte le ore, tante chiacchiere, suggerimenti e confronti.
Un bagno veramente grande, dove la vecchia vasca ad angolo doveva esser rimossa, per far posto ad una più pratica doccia walk-in; un bagno dalla forma articolata ed esigenze funzionali da rispettare.
Siamo partite dalle ceramiche che avevano colpito l’attenzione della cliente, da lì è venuta l’idea.
La quinta della doccia è stata realizzata a tutta altezza, con un motivo floreale astratto, un effetto carta da parati, mentre il resto del bagno è stato trattato con toni neutri, in tema con i colori della parte materica.
Schizzi, idee e “il verso della doccia” che ci faceva arrovellare, non volendo trovar posto.
E poi i preventivi, il cantiere e il desiderio di un nuovo lavabo dove integrare la zona trucco.
La ceramica a tutta altezza si contrappone alle pareti rivestite solo nella parte bassa; texture forti sposano colori neutri e delicati; i dettagli fanno poi la differenza.
La nicchia, in continuità con il lavabo, a ricreare la spalletta della finestra, prima rimossa per far spazio alla vasca ad angolo; cromature a rifinire i bordi, un lavabo colorato, che dialoga con il motivo floreale.
Il bello del mio modo di svolgere la professione non è imporre una mia idea o un progetto, ma ascoltare e sviluppare i desideri del cliente, accompagnandolo per mano nelle scelte.
Ecco qui ho avuto quest’opportunità.