La storia di un libro scultura
Attraverso queste righe vi porto nei retroscena, di quello che per me è la realizzazione di un piccolo sogno cartaceo.
“paesaggi passeggeri” (N.d.A.: rigorosamente minuscolo e c’è un perché …), questo il titolo del mio libro, che ha trovato un corpo attraversando varie forme di “esigenze”.
Nel 2011 ho iniziato a collaborare come architetto per Centostazioni S.p.A., società del Gruppo Ferrovie dello Stato. Ho avuto così l’opportunità di viaggiare spesso in treno in giro per l’Italia: le trasferte erano il momento che aspettavo di più, ma non ditelo a nessuno!
In quelle lunghe tratte, in cui avvertivo la responsabilità dell’incarico che dovevo svolgere, sentivo l’esigenza di liberare la mente e l’unico spazio che avevo a disposizione in quei vagoni, era al di là del finestrino.
Iniziai a portare con me la macchina fotografica, per i più curiosi una Nikon reflex.
L’esigenza di catturare il movimento che c’era fuori e dentro di me, mi ha portato a “manomettere” la macchina. Ho annullato impostazioni, eliminato tecnicismi, cercato riflessi e impurità.
Poi arrivò l’esigenza di capire dove stavo andando con tutti quegli scatti: stava diventando un progetto a lungo termine? Arrivarono quindi le letture portfolio, i primi riscontri e suggerimenti per nuovi scatti.
L’esigenza di rendere il più possibile ampia l’osservazione mi ha portato a prendere treni solo per fotografare, ho scattato persino da un treno a vapore!
Poi nel 2017 presi le tante stampe fatte, i libri sui treni che mi ero letta, i biglietti che avevo conservato, le mappe con le tratte segnate e chiusi tutto in una scatola, la mia vita lavorativa stava prendendo altri binari.
L’esigenza si tramutò in richiamo nel 2023, quando riaprii una sera quella scatola. Sentivo che dovevo dare un senso a tutto quel lavoro, che per anni aveva occupato il mio immaginario ed i miei spostamenti, non volevo più che restasse chiuso in quella scatola.
Mi sarebbe bastato realizzare qualcosa di piccolo ed intimo, per me e pochi cari ai quali regalarlo, volevo che mi appartenesse, che rappresentasse il viaggio fisico e mentale che in quelle lunghe tratte avevo vissuto, volevo semplicemente rivivere l’esperienza del viaggio in treno.
Ho scelto così di rivolgermi alle uniche persone che sapevo, mi avrebbero accolta e interpretata: Marika Beccaloni e Patrizia di Pasquale, dell’Atelier Petites Vertus di Roma.
Per questo racconto mi hanno proposto la struttura del leporello, straordinariamente adattata all’editing finale che hanno curato e realizzato.
Il libro si trasforma così in opera scultorea, che aperta in modo libero e creativo, rievoca il treno ed i suoi finestrini sui paesaggi, che accompagnano il viaggiatore lungo le tratte ferroviarie italiane.
Giochi cartotecnici invitano l’osservatore a interagire con le pagine, per scoprire nuovi punti di vista.
Gli orizzonti si sono uniti in modo naturale.
Il mio sguardo di architetto è stato rispettato, mostrando i contrasti dei territori attraversati.
I testi viaggiano con le immagini, mantenendo quel parallelismo tra reale e intimo, tra fisico e mentale.
Non potevo immaginare esito migliore per i miei scatti!
https://petitesvertus.it/paesaggi-passeggeri
Le prime quindici copie non sono state sufficienti; l’esigenza di far rivivere quel viaggio a un pubblico più ampio, ha portato quest’opera ad essere stampata in 100 copie finali.
Nel 2024 molti sono i luoghi e le persone che hanno ospitato e creduto in “paesaggi passeggeri”, che qui riporto per ricordare e tenere cari quei momenti:
- 17 Febbraio – Centro Socio Culturale di Grottaferrata – IV Incontro Mostra Laboratorio – “Il libro: luogo di sperimentazione”.
In questa occasione L’Atelier Petites Vertus, durante la mostra per i loro dieci anni di attività, mi ospita per la presentazione di “paesaggi passeggeri”, le ringrazio ancora oggi per aver creduto in me.
- 6 aprile – Utopia Aps a Rieti, che ha accolto me e Marika con il calore che solo loro sanno infondere.
- 15 giugno – Museo Diocesano di Albano – “paesaggi passeggeri” è stato presentato nella “sala dei paesaggi” del Palazzo Vescovile denominato anche Palazzo Lercari, nel quale ha sede il Museo Diocesiano. Ringrazio calorosamente il Dott. Roberto Libera Direttore del Museo.
- 18 agosto – Auditorium Santa Lucia a Leonessa (Rieti), l’invito da parte di Valentina Milano della Proloco è stata per me una felice sorpresa, la ringrazio per l’attenzione e la premura che ha avuto per me.
https://www.comune.leonessa.ri.it/it/news/estate-a-leonessa-2024
- 6 dicembre – Mayda a Monterotondo (Roma), un luogo incantevole nel quale mi sono sentita veramente a casa.
https://mayda-mayda.it/eventi/presentazione-libro-paesaggi-passeggeri-12-2024
- 14 e 15 dicembre – Galleria Fabrizio di Nardo, in via degli Zingari a Roma. Tra le meravigliose opere di Fabrizio, “paesaggi passeggeri” è stato esposto, nelle sue forme scultoree, all’interno della mostra dal titolo “Anime Viaggianti”, in compagnia delle opere e realizzazioni dell’artista Vanessa Nicoli. Qui per la prima volta ho messo in mostra biglietti dei treni, i libri, le cartine e tutto quanto ho conservato di quel periodo di scatti fotografici: sognavo di esporlo così! Grazie Fabrizio per l’ospitalità.
Le emozioni più grandi me le hanno regalate le tante persone che non si sono fermate alle domande sui “tempi di scatto”, ma quelle che hanno viaggiato con me, che ora lo tengono aperto in casa, cambiando la foto da vedere in base al panorama del loro cuore.
Mi piace ricordare qui alcuni dei loro pensieri:
“Hai creato un’opera performativa perché l’osservatore nel vederlo rivive il viaggio facendolo suo” T.
“Ho letto e osservato con attenzione il tuo libro, commenti sentiti dal profondo, dai quali si evince una tua ricerca ed una spinta forte verso la bellezza della natura. Foto pazzesche, quelle relative ai paesaggi naturali le ho trovate meravigliose.. Complimenti…brava ” M.
“Intimo ed emozionante ho aspettato il primo giorno di smart per leggerlo con la disposizione che merita .. Manca una piccola foto tua. Complimenti davvero e l’augurio che altri possano emozionarsi con te” Max
“Mi sento anche io un po’ come uno specchio d’acqua attonito e impressionato da tante immagini del mondo circostante…. ma anche un puntino nel cielo che non si capisce in quale direzione stia andando…. ancora grazie ” Eli
“Un libro scultura pieno di poesia e suggestioni! Complimenti cara!” V.
“Le fotografie mi piacciono tutte, ognuna di loro evoca qualcosa, suggerisce emozioni e racconti.” Z.
So già che non mi fermerò qui!
Vi aspetto per viaggiare con me.