sono solo sostantivi
arte – sostantivo femminile
amore – sostantivo maschile
Sono solo sostantivi, eppure ognuno di noi può attribuire a queste due parole valori e definizioni diversi, talvolta agli antipodi, talaltra contrastanti.
Non si tratta di eccesso di zelo, ma di vera e propria difficoltà nel capirne i confini, nel definirne gli ambiti.
Trovo che dove c’è uno c’è anche l’altra: in fondo tutto ciò che si fa’ con amore è un’opera d’arte, e l’arte si nutre di amore, in tutte le sue più infinite sfaccettature … e zone buie …
Ma c’è qualcosa che li accomuna, la “profondità”.
In pochi giorni un piccolo susseguirsi di eventi, ha alimentato in me una nuova consapevolezza.
Una signora che parlando ad una pittrice, afferma: “voi artisti sentite in un modo diverso, siete più profondi.”
Le citazioni del fotografo William Eugene Smith, che ho ascoltato durante la visione di un film a lui dedicato: “A cosa serve una grande profondità di campo se non c’è un’adeguata profondità di sentimento?”
Lo stesso che affermava: “Non ho mai fatto una foto, buona o cattiva, senza pagare il prezzo di un tumulto emotivo.”
E ancora trovarsi nel mezzo di una costellazione ricreata su un prato e scoprire che “un progetto non si realizza mai da soli, ma è la somma di legami profondi”.
E ancora, un architetto che sviscera problemi in profondità, per trovare soluzioni che generino equilibrio di forme e d’intenti.
Toccare con mano la profondità di sogni che creano grandi realtà.
Emozioni continue, nel bene e nel male, che spingono verso una ricerca emotiva, che trova spazio nella ricerca fisica e tecnica, nella necessità di esprimersi, di fissare quell’emozione, quello stato d’animo, di fissarla in profondità.
Non ho una mia frase.
Non ho una citazione-guida.
Non trovo appartenenza in un loro significato specifico.
Ho solo domande, che vanno ad aumentare, forse, il numero dei possibili “significati” di quei due “sostantivi”.
Certo è che sono femminile e maschile e come tali si muovono insieme, generando ispirazioni, soluzioni, sentimenti più semplicemente “significati-opere”.
Sento che giro intorno a qualcosa.
Tutti gli ultimi eventi mi hanno fatto capire che solo se l’arte è accompagnata dall’amore si arriverà ad un “significato-opera” che sarà vero, anche se piccolo, anche se rudimentale o inascoltato dalle masse e lo sarà proprio perché nato dalla loro unione.
Se il “significato-opera” sarà poi grande e supererà il tempo non lo renderà “un’arte migliore” o “un’amore migliore” ma solo un “significato più profondo”.